Nel 2017 segnalate 95 nuove droghe in Italia
Relazione al Parlamento: 144 segnalazioni al Sistema Nazionale di Allerta Precoce. In Europa le maggiori segnalazioni da Svezia, Slovenia e Germania
ROMA - Nella realtà attuale, in cui il fenomeno della comparsa di nuove droghe e di nuovi pattern di consumo delle sostanze caratterizza non solo lo scenario italiano ma anche il contesto internazionale, è emersa da qualche anno la necessità di sviluppare un sistema che metta le organizzazioni e gli enti deputati alla protezione della salute pubblica nelle condizioni di gestire ancora meglio situazioni di rischio legate alla produzione, alla diffusione e al consumo di nuove sostanze. Da ciò deriva il Sistema Nazionale di Allerta Precoce e Risposta Rapida per le Droghe (SNAP), promosso dal Ministero della Salute, in collaborazione con il Ministero della Solidarietà Sociale. Nel corso degli anni, il Sistema è inserito in un network che coinvolge tutti gli Stati Membri dell’Unione Europea ed ha come obiettivo quello di individuare precocemente i fenomeni potenzialmente pericolosi per la salute pubblica correlati alla comparsa di nuove droghe e ad attivare segnalazioni di allerta che coinvolgono gli Enti e le strutture deputate alla tutela e alla promozione della salute.
Segnalazioni. Guardando i numeri italiani, sono state 144 nel corso del 2017 le segnalazioni in ingresso pervenute al Sistema: 79 sono arrivate dalle Forze dell’Ordine (FFOO) e 11 dai Centri collaborativi (appartenenti in particolare alle Tossicologie cliniche e forensi, all'Agenzia delle Dogane, alle Università, Enti di ricerca, Aziende Sanitarie e Centri Antiveleni), 49 sono state le Comunicazioni e 4 le Allerte inviate dall’EMCDDA (Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze), nonché 1 dall’Interpol. Le segnalazioni hanno riguardato un totale di 95 sostanze psicoattive intercettate, in prevalenza oppioidi e catinoni sintetici, seguite da fenetilamine, benzodiazepine e aricicloesilamine.
Per quanto riguarda l’Unione Europea, le Comunicazioni EMCDDA (che non presentano carattere di urgenza, ma hanno la funzione di condividere informazioni analitiche e cliniche) evidenziano una prevalenza delle segnalazioni da parte della Svezia con 19 sostanze, seguita da Slovenia con 10, Germania con 4, Polonia e Lettonia con 3, Belgio, Regno Unito e Grecia con 2, e le restanti nazioni con una sola segnalazione. Attraverso il documento denominato Reporting Form e per tramite del Punto Focale Nazionale, lo SNAP trasmette all’EMCDDA la comparsa di molecole sul territorio italiano individuate per la prima volta a seguito di sequestri e/o casi di intossicazione acuta e/o decesso: nel corso del 2017 è stato inviato 1 Reporting Form, riguardante 1 molecola (U47-700) appartenente alla classe degli oppioidi sintetici. Infine nei 2 Reporting Forms riassuntivi delle attività svolte in ambito nazionale, inviati dallo SNAP all’EMCDDA, sono stati dettagliati i casi che hanno portato all’individuazione di nuove sostanze psicoattive circolanti in Italia. L’EMCDDA ha inoltre registrato 65 segnalazioni: 30 a seguito di sequestri di sostanze, 27 a seguito di analisi di laboratorio su campioni biologici (urine, sangue) di soggetti giunti ai reparti di emergenza per intossicazione acuta e 7 a seguito di analisi di laboratorio condotte su campioni di sostanze rinvenute nei casi di intossicazioni acute non letali. Per il caso di decesso le analisi di laboratorio sono state effettuate sia su campioni biologici sia sulla sostanza rinvenuta. Le sostanze segnalate a seguito di sequestro e/o su campioni di sostanze rinvenute nei casi di accessi ai reparti di emergenza si presentavano sotto forma di polveri (14 casi), materiale vegetale secco (n. 7), tavolette (n. 4), resine o similari. Nel complesso, nel 2017 i casi maggiormente segnalati hanno riguardato il sequestro/utilizzo di sostanze appartenenti alla classe dei catinoni sintetici (9 casi) e delle fenitilamine (9 casi), delle triptammine (8 casi), dei cannabinoidi sintetici (7 casi), delle ketamine (7 casi), di fenciclidine simili (4 casi), dei gaba-ergici (4 casi) e di fentaline (3 casi, dei quali 1 decesso).
Il coordinamento operativo dello SNAP è affidato all'Istituto Superiore di Sanità - Centro Nazionale Dipendenze e Doping (CNDD), dal DPA della Presidenza Consiglio dei Ministri dal 1 giugno 2016. Importante infine è la collaborazione del Reparto di Investigazioni Scientifiche dei Carabinieri, della Polizia Scientifica e dell’Agenzia delle Dogane, congiuntamente con il contributo di Comunità terapeutiche, Servizi pubblici per le Dipendenze (SerD), unità mobili, strutture di emergenza, che integrano le informazioni attraverso unità operative in grado di fornire un’osservazione diretta della popolazione dei consumatori di sostanze psicoattive o stupefacenti.