Consumo in lieve crescita tra gli studenti, cannabis la più diffusa
Relazione al Parlamento: aumentano le frequenze d’uso e il poli-uso di tutte le sostanze
ROMA - Il 34 per cento degli studenti italiani (circa 880.000) ha provato almeno una sostanza psicoattiva illegale nel corso della propria vita, e il 26 per cento lo ha fatto nel corso del 2017. A dirlo sono i dati contenuti nella Relazione al Parlamento 2018 sullo stato delle tossicodipendenze in Italia (con dati relativi al 2017), diffusa il 28 settembre attraverso il sito del Dipartimento politiche antidroga della Presidenza del Consiglio. Dal quadro emerge che i ragazzi utilizzatori sono il doppio rispetto alle ragazze, ad eccezione della cannabis per la quale il rapporto maschi/femmine è di 1,5. Il 4 per cento degli studenti utilizza sostanze psicoattive frequentemente. La cannabis è la sostanza più diffusa anche tra gli studenti, seguita da spice, nuove sostanze psicoattive e cocaina. “L’1,6 per cento degli studenti ha fatto uso di sostanze senza sapere cosa fossero - aggiunge la relazione -, lo 0,4 per cento ha utilizzato sostanze per via iniettiva”. Complessivamente, si legge nel testo, le stime del 2017 “confermano un sensibile cambiamento nella composizione dei modelli di consumo delle sostanze psicoattive, a favore di un aumento di quelli più pericolosi per gli utilizzatori: aumentano infatti sia le frequenze d’uso che il poli-uso di tutte le sostanze, oltre che il cosiddetto uso problematico di cannabis. Si stimano oltre 200.000 utilizzatori ad alto rischio di oppiacei, 100.000 di cocaina e quasi 1.400.000 di cannabis”.
Il confronto con i risultati delle precedenti rilevazioni evidenzia come negli ultimi cinque anni il consumo nel corso della vita sia leggermente aumentato, mentre per le altre forme di consumo si è assistito a una sostanziale stabilizzazione. Lo 0,7% degli studenti italiani ha usato sostanze psicoattive per via iniettiva almeno una volta nella propria vita (M = 0,8%; F = 0,5%). Lo 0,4% lo ha fatto nel corso del 2017 (M = 0,5%; F = 0,5%). La percentuale di studenti che ha assunto sostanze per via iniettiva negli ultimi 30 giorni è dello 0,3%, sovrapponibile a quella annuale.
Cannabis. Il 33,6% degli studenti, circa 870.000 15-19enni, ha utilizzato cannabis almeno una volta nella vita (M = 39%; F = 28%), il 25,8% (circa 670.000) l’ha usata nel corso del 2017 (M = 30,8%; F = 20,6%), il 16,4% (circa 420.000) ha riferito di averla consumata nel corso del mese di svolgimento dello studio (M = 20,5%; F = 12,1%) e il 3,4% riferisce un utilizzo frequente in quanto l’ha assunta 20 o più volte nell’ultimo mese (M = 5,2%; F = 1,5%). La relazione ha inoltre evidenziato dal 2015 una sostanziale stabilizzazione dei consumi, questo a fronte di una ripresa registrata dal 2011 al 2014. Gli studenti che riferiscono di aver usato cannabis nel corso dell’anno sono oltre il 30% dei ragazzi e quasi il 21% delle ragazze. Le prevalenze aumentano con l’età: per il genere maschile vanno dal 14% tra i 15enni al 43,2% tra i 19enni, mentre per il genere femminile dal 7,9% al 28,9%.
NPS-New Psychoactive Substance. Per quanto riguarda le nuove sostanze psicoattive è emerso che il 13,9% degli studenti (M = 15,7%; F = 12,1%), ossia circa 360.000 ragazzi, ha riferito di averle utilizzate almeno una volta nel corso della propria vita; tra queste si ascrivono cannabinoidi sintetici, catinoni sintetici e oppiodi sintetici. Il dato registra un aumento rispetto al 2016, dove si attestava all’11,6%. Fra le NPS le sostanze più diffuse sono quelle attribuibili alla categoria dei cannabinoidi sintetici (conosciuti come spice), consumati almeno una volta dall’11,9% degli studenti.
Cocaina. Gli studenti che riferiscono di aver utilizzato cocaina almeno una volta nella vita corrispondono al 3,4% del totale (cioè poco più di 88.000), l’1,9% ha fatto uso della sostanza nel corso del 2017 (49.000 studenti) e l’1,3% l’ha usata nel mese precedente alla compilazione del questionario (circa 33.000 studenti). Tali percentuali mostrano un trend in leggero calo dal 2013, mentre risulta stabile la quota di studenti che nell’ultimo mese ha utilizzato cocaina frequentemente, cioè 10 o più volte: nell’ultima rilevazione è pari allo 0,5%, corrispondente a circa 13.000 studenti.
Eroina. Infine, è più basso il dato sul consumo di eroina con l’1,1% degli studenti che riferisce di averne fatto uso almeno una volta nella vita (circa 28.000 studenti). Lo 0,8% l’ha assunta almeno una volta nel 2017 (oltre 20.000) e lo 0,6% nel mese precedente la compilazione del questionario (15.500). Si registra un leggero decremento, rispetto al 2016, di coloro che riferiscono di aver provato questa sostanza sia nella vita sia durante l’anno sia nel corso dell’ultimo mese. Il consumo di eroina ha coinvolto in particolare gli studenti maschi.